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Il segreto è nel segreto
2 Months ago
Media Credits: Mee Ko Dong 

Il frutto di qualcosa, visibile nel mondo reale, è l'estensione di una intenzione inizialmente riservata, o nascosta, secretata - appunto - in una dimensione schermata, protetta, genitrice.

Le "intenzioni" sono dunque segrete per antonomasia, e non andrebbero rivelate. Ciò equivarrebbe a dissotterrare un promettente seme dal terreno, ogni tanto, per vedere se sta germinando. Come se osservarlo - o peggio ancora, mostrarlo a qualcuno - potesse davvero favorirne lo sviluppo.

Una pazzia.
Mi hanno sempre affascinato i concetti confusi e cangianti di segreto, secretare, secernere, secrezione.


Come è facile capire, il concetto di "segreto" contiene in sé i due concetti, polari e costruttivi, di intenzione ed estensione, di interno ed esterno, internazione ed esternazione, e promette un processo naturale di sorta.

A volte il concetto di segreto ci sembra suggerire una esclusiva interiorità delle cose, altre volte la loro sola rivelazione, esternazione. Di fatto, mi sento di dire oggi, che il segreto è un processo creativo, probabilmente anche l'unico, più antico e più naturale che esista sul pianeta.

Nascondere a sé, nascondere agli altri, nascondere al mondo...

Occorre però fare i conti con la attuale condizione umana che spinge tutti, sempre più, a esternare quasi tutto a ogni costo, in pubbliche espressioni senza una vera... pressione espressiva. E io sono il primo colpevole, reo confesso, di anni e anni di espressione artistica e personale quasi... criminale.

Il mio mondo interiore e più seriamente creativo chiede improvvisamente silenzio, quantomeno per i processi più importanti della vita.

Che le espressioni necessarie tornino a essere secrezioni naturali.



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